domenica, ottobre 22, 2006

I bambini di strada brasiliani.

BRASILE/Meninos na rua e maninos da rua

Tra il 1991e il 1993 nelle strade del Brasile sono stati uccisi circa cinquemila bambini (più di 4 al giorno). Le statistiche non sono però in grado di fornire dati precisi sul numero di minori che vivono per strada; il numero oscilla tra i tre e i diciotto milioni.

Nonostante l'impegno di molte organizzazioni internazionali, agenzie governative e private che hanno avanzato e attuato molti progetti di recupero e di intervento nei quartieri a rischio delle città brasiliane, gli "squadroni della morte" continuano incessantemente il lavoro di "pulizia". Dopo il massacro di otto bambini di fronte alla Cattedrale Candelaria di Rio (Luglio 1993), uno dei casi più pubblicizzati ma non tra i più feroci, è emerso che le agenzie alle quali si rivolge l'élite carioca per la propria sicurezza sono composte per lo più da poliziotti statali che come secondo lavoro svolgono la professione di children's killer. In realtà, come mostra la cronaca, sono spesso liberi di svolgere la stessa cruenta attività anche "in servizio". Le strategie adottate dalle organizzazioni umanitarie sono rivolte soprattutto ai meninos da rua (i bambini di strada), quelli cioè che vivono giorno e notte in strada, lavorando come lucidascarpe o lavavetri, nella maggior parte dei casi abbandonati dalla famiglia o fuggiti da casa. Esistono però milioni di minori, i meninos na rua (bambini nella strada), che conservano legami famigliari e che sono costretti a lavorare proprio per la famiglia. Il limite tra bambini ad alto rischio, bambini nella strada o bambini della strada è comunque molto labile e si stima che il numero totale sia di trenta milioni di individui (un terzo dei quali non arriva al diciottesmo anno di vita).

Il problema dei bambini di strada è stato il centro della mia tesina di maturità e mi ha sempre interessato, tanto che, sarebbe mio interesse far parte di una organiggazione che opera sul campo, soprattutto quelle che valorizzano le qualità dei bambini brasiliani e canalizzano le loro energie creando squadre di calcio, laboratori circensi, o ancora meglio, quelle che gli insegnano un lavoro utile (nel brasile dei maninos da rua la cultura non dà il pane e se non si vuole che lo rubino bisognerà insegnargli a farselo!) questa è la mia idea,aspetto le vostre.....Simlav

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